...

Invitato a una festa, finito in un’orgia

Tutto è cominciato con un invito. Una busta nera, elegante, senza nome, lasciata sulla mia scrivania. Dentro, un cartoncino lucido con poche parole:

“Villa B. – Venerdì ore 21. Abiti scuri. Niente telefoni. Sii pronto.”

Pensai a uno scherzo. Ma qualcosa, nel modo in cui il cartoncino profumava di vaniglia e cuoio, mi faceva venire voglia di scoprire cosa c’era dietro. Arrivai in auto, fuori città. Una villa d’epoca, luci basse nei giardini, musica lenta che sembrava arrivare da dentro le pareti. Un uomo in giacca nera mi aprì la porta. Nessuna domanda. Solo un cenno.

All’interno, silenzio ovattato, luci soffuse, candele ovunque. Donne e uomini seduti su divani morbidi, vestiti eleganti… ma con uno sguardo che diceva tutto. Mi avvicinò una ragazza in abito lungo, rosso sangue. Non mi disse il nome. Mi offrì un bicchiere e mi sfiorò la mano. La sua pelle era calda, e lo sguardo era tutto meno che innocente.

Mi portò attraverso un corridoio. Tende pesanti. Un profumo dolce e intenso che sembrava afrodisiaco. E poi… una porta socchiusa. Entrammo. Lì dentro, il silenzio non esisteva. Solo respiri profondi, gemiti morbidi, il rumore della pelle sulla pelle. Una donna nuda era stesa su un letto a baldacchino, con tre uomini attorno. Le baciavano il corpo, le gambe, la prendevano piano, come in un rito. E lei rideva. Rideva mentre veniva.

La ragazza in rosso mi si avvicinò all’orecchio. «Qui nessuno finge. Se vuoi guardare, guarda. Se vuoi toccare, chiedi. Se vuoi godere… lascialo vedere.» Mi sbottonò lentamente la camicia, le dita leggere come il fiato. Poi si inginocchiò. Non per scoparmi. Per adorarmi.

Mi baciò la pancia, le cosce, mi accarezzò il cazzo ancora sotto i pantaloni. E intanto altri corpi si muovevano attorno a noi. Una coppia scopava al centro del tappeto. Un uomo succhiava le dita a due donne nude sul divano. Un’altra veniva bendata, mentre si faceva prendere con dolcezza e potere.

Ero nudo, in piedi ai piedi di un letto profondo, le lenzuola rosse accartocciate, il profumo della pelle mescolato al sesso ancora nell’aria. Davanti a me, lei. Pelle ambrata, occhi da pantera, gambe lunghe e aperte come se fossi già suo. Mi guardò, poi si voltò a pancia in giù. Il culo rotondo, sodo, perfetto. Senza parlare, si mise a quattro zampe. Voleva essere scopata. Mi voleva.

Mi avvicinai piano. Le sfiorai le cosce con il palmo, poi passai le dita tra le labbra della figa: era già bagnata, calda, viva. «Così» sussurrò. Mi inginocchiai. E iniziai a leccargli la figa. Lenta. Precisa. Leccavo in profondità, risalendo con la lingua fino al clitoride, che palpitava come un cuore. Lei gemeva, si muoveva piano. Poi una mano mi afferrò i capelli da dietro.

Mi voltai. Era una delle ragazze sul divano. Nuda, bionda, si stava toccando mentre mi guardava leccare l’altra. «Continua. Ma guardami mentre lo fai.» Obbedii. Leccavo una figa bagnata mentre la guardavo toccarsi, con le dita affondate, le tette tremanti, gli occhi negli occhi.

Poi la donna sotto di me si girò. Mi prese il viso con entrambe le mani e mi sussurrò: «Adesso vieni dentro. Piano. Ma senza pietà.» Mi alzai. Il cazzo durissimo, lucido di saliva e voglia. Le entrai dentro alla figa con un colpo solo. Lei urlò. Mi scopava con il bacino. Io la prendevo con forza. Lei mi graffiava la schiena.

Attorno a noi, il tappeto era un teatro: una donna cavalcava due uomini, uno davanti e uno dietro, una ragazza bendata gemeva mentre veniva leccata e filmata, un uomo veniva in faccia a una donna inginocchiata, mentre lei rideva e si leccava le labbra,

Tutto era libero. Puro. Estremo. Mi stavo per venire, ma la donna sotto di me mi fermò. «Non ancora. Vieni con tutte. E così è stato. Una dopo l’altra, mi si offrirono tutte. Una mi succhiava mentre un’altra mi toccava i capezzoli. Due ragazze si baciavano sulla mia pancia mentre la terza si infilava il mio cazzo da sola.

Ogni figa aveva un sapore diverso. Ogni corpo un ritmo nuovo. Il mio piacere cresceva senza pausa. Quando venni, non avevo più controllo. Sborrai dentro una bocca, mentre una mano mi stringeva le palle e un’altra accarezzava il petto. Le gocce di sperma colavano da labbra lucide, sorrisi aperti, seni caldi.

Mi sdraiai tra loro. Sudato. Distrutto. Soddisfatto come mai in vita mia di aver partecipato ad un’orgia. Una ragazza si accoccolò al mio fianco, baciandomi il petto. «Questa è solo la prima stanza. Vuoi vedere cosa succede al piano di sopra?»

Se anche tu vuoi sbirciare cosa succede davvero in certe stanze, guarda le migliori cam voyeur italiane live:
livesexitalia.com/voyeur/

Oppure entra tra le coppie vere che fanno sesso di gruppo senza censure:
livesexitalia.com/coppie/

× 💌 Entra nel canale segreto di Viola su Telegram!